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Album del 1984 degli U2.
The Unforgettable Fire venne accolto favorevolmente dalla critica e produsse il maggior singolo di successo della band fino ad allora, Pride (In the Name of Love), e uno dei brani più celebri del gruppo, Bad, una canzone sulla tossicodipendenza da eroina. Il titolo del disco è un riferimento all’omonima mostra fotografica “The Unforgettable Fire” sulle vittime delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki.
Album molto più d’atmosfera rispetto al precedente War, The Unforgettable Fire fu all’epoca un drastico cambio di stile per la band.[28] Il disco possiede arrangiamenti più ricercati e complessi ed un suono più ricco, e fu il primo degli U2 ad avere sonorità più coese.[28] Sotto la direzione di Lanois, la batteria di Larry Mullen divenne più funky e meno invadente, e il basso di Adam Clayton, maggiormente sottile e subliminale, così da supportare le canzoni invece che sovrastarle.
La traccia d’apertura, A Sort of Homecoming, mostra fin da subito il cambio di rotta stilistico della band. Come in gran parte dell’album, il martellante suono della batteria caratteristico di War è rimpiazzato da uno shuffle poliritmico, e la chitarra non è più predominante nel missaggio. Altro esempio tipico è la canzone The Unforgettable Fire, con un arrangiamento d’archi opera di Noel Kelehan, che possiede un andamento sinfonico costruito su una chitarra “ambient” e una sezione ritmica sommessa.